Analisi Stato Attuale

La prima fase tecnica del progetto è la n°2, durante la quale ogni partner effettua una puntuale analisi dello stato attuale con la finalità di far emergere l'incidenza del rischio idrogeologico e idraulico e gli elementi di criticità e da questi partire per sviluppare (nella fase 3) e successivamente realizzare e sperimentare (fase 4) le idee progettuali che possano dare soluzione alle criticità rilevate.

L'attività si snoda in varie sottofasi attraverso le quali possano essere analizzati i vari elementi:

A seguire è riportata una breve descrizione generale delle varie sottofasi. E' possibile sonsultare il materiale elaborato da ciascun partner nelle varie sottofasi per il proprio ambito territoriale cliccando sul nome del partner di interesse nel sottostante elenco:


  • Fase 2.1 - Inquadramento generale delle aree
In questa sottofase ogni partner analizza il proprio territorio: i bacini idraulici, il relativo reticolo, gli eventuali elementi influenti sulla formazione delle piene (presenza di dighe, aree percorse da fuoco, ecc).

L'analisi viene portata avanti prendendo a riferimento i numerosi documenti già esistenti come per esempio i piani di protezione civile, i piani urbanistici, di assetto idrogeologico, documentazione tecnica ed eventualmente storica di varia natura.




  • Fase 2.2 - Analisi degli elementi costituenti il rischio


 In questa sotto fase, ogni partner ha preso in esame gli elementi costituenti il rischio idrogeologico ed idraulico del proprio territorio: pericolosità, vulnerabilità ed esposizione.





 Nell'analisi della pericolosità non sono stati effettuati studi di dettaglio ma si è lavorato prendendo a riferimento le analisi già effettuate nel piani di assetto idrogeologico delle autorità di bacino piuttosto che nelle analisi effettuate negli strumenti urbanistici esistenti.
 Per la vulnerabilità sono state analizzate le aree percorse da fuoco in qualità di aree che hanno una potenzialità più alta di sviluppo di fenomeni di frana e/o di trasporto solido.
 Nell'analisi dell'esposizione si sono presi in considerazione gli elementi presenti sul territorio: popolazione ed edificato residenziale, edificato produttivo, infrastrutture di mobilità e servizi, strutture strategiche come ospedali, sedi operative, ecc. Anche in questo caso non sono state fatte elaborazioni ad hoc me è stato effettuato un lavori di raccolta della documentazione esistente.
 Per questo molte delle informazioni utilizzate sono state acquisite direttamente dai vari piani di protezione civile di livello provinciale ed eventualmente comunale

A completamento dell'analisi "geografica" effettuata è stata realizzata una analisi storica degli ultimi eventi registrati sul territorio di ciascun partner ed in particolare sono state analizzate sia le criticità verificatesi (frane, allagamenti, ecc) che i danni prodotti (viabilità interrotta, abitazioni evacuate, frazioni isolate).
Tutte le suddette analisi hanno permesso di individuare alcuni "punti critici" sul territorio, in sostanza aree in cui è presente rischio ed in passato si sono già verificate criticità per cui si ritiene opportuno trattare queste zone come "sorvegliati speciali" durante un evento idrogeologico ed idraulico.







  • Fase 2.3 - Analisi critica dell'organizzazione del sistema di protezione civile
Si è poi passati ad analizzare, ciascun partner per il proprio territorio, l'attuale organizzazione del sistema di protezione civile, i soggetti, le competenze, le modalità di raccordo, le professionalità esistenti. Ciascun partner ha effettuato un'analisi critica di quello che si reputi essere pregio e quello che si valuti come difetto dell'attuale organizzazione, punti di forza e punti di debolezza, professionalità esistenti e mancanti, attività effcienti e attività migliorabili, ecc





  • Fase 2.4 - Analisi critica dei sistemi di gestione previsionale ed operativa esistenti
 Analogamente è stata effettuata un'analisi sugli strumenti di gestione previsionale ed operativa esistenti, sui loro pregi e sui loro difetti, sui sistemi di cui si avrebbe  necessità e sui quali sarebbe necessario potenziare la qualità o quantità per una ottimale lettura di un evento in atto o previsto.
Così sono state prese a riferimento reti di telerilevamento (meteosat, radar), reti di monitoraggio dei fenomeni meteo in atto (pluviometri, nivometri,anemometri, termometri, ecc).
 Ma anche e soprattutto le reti di monitoraggio degli effetti al suolo prodotti dai fenomeni meteo: idrometri, reti di acquisizione immagini, sistemi di monitoraggio di fenomeni franosi, ecc.

In ultima istanza sono stati presi in esame gli eventuali sistemi di gestione operativa già disponibili: software di sala operativa, sistemi di geolocalizzazione del personale sul territorio, ecc
Dopo l'analisi ogni partner ha individuato le carenze in termini quali-quantitativi delle reti esistenti ed in molti casi l'assenza di una determinata tipologia di rete.

Questa fase è stata quella in cui lo scambio di esperienze tra partner di territori diversi, con sistemi di monitoraggio diversi, ha permesso di capire che opportunità ciascun partner poteva sfruttare e come orientare la progettazione dei nuovi sistemi di gestione previsionale ed operativa.




  • Fase 2.5 - Analisi SWOT
L'attività della fase 2 si conclude con un'analisi swot di tutte le sottofasi: in un'unica matrice vengono riportati punti di forza e debolezze, opportunità e minacce relative all'analisi del rischio effettuata, all'organizzazione del sistema di protezione civile ed agli strumenti di gestione previsionale ed operativa esistenti.

Il Consorzio di Geofisica della Spezia, in qualità di partner scientifico, ha effettuato un'analisi ed una sintesi di tutte le tabelle swot dei vari partner per produrre un'analisi swot d'insieme. Oltre alla "swot complessiva" il Consorzio ha effettuato un'analisi delle professionalità esistenti nei vari sistemi di protezione civile dei partner per redigere una relazione di sintesi dei fabbisogni formativi riscontrati come necessari per sviluppare professionalità assenti o carenti all'interno dei sistemi di protezione civile locali.

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